Ma quanto ci piace… la siesta?!

Ciao a tutti! 🙂

Quante volte nella vostra vita quotidiana avete sentito l’espressione “fare la siesta”?una-competizione-aperta-a-tuttiCome tutti sanno, vuol dire fare un riposino, solitamente dopo pranzo, che aiuta a rimetterci in forze per affrontare il resto della giornata. Altri di voi sanno anche che è un’espressione che deriva da un’abitudine spagnola, e che quindi anche la parola “siesta” è una parola spagnola.

Ma andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta! 😀

bambini-che-dormono[1]La parola “Siesta” deriva dalla “”Hora Sexta” ”latina: cioè l’ora tra le 12 e le 15 in cui si faceva una pausa dal lavoro quotidiano. La siesta di oggi consiste in un riposo di 20/30 minuti dopo pranzo ed è un’ abitudine tipica spagnola e delle regioni latinoamericane che vennero conquistate dalla Spagna (ad esempio in Brasile, che è stato colonizzato dal Portogallo, non esiste!). 😉

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L’intento della siesta è quello di recuperare le energie per poter affrontare la seconda parte della giornata. Si è notato inoltre che l’abitudine alla siesta ha valicato il confine spagnolo, per arrivate a tutta l’area mediterranea : dalla Grecia all’Italia, da Malta alla Croazia. Ciò è dovuto al fatto che in queste aree le temperature del primo pomeriggio sono spesso elevate, e non permettono al corpo di adeguarvisi per poter sopportare il resto della giornata. Il riposo in questi momenti è l’unico modo per poter evitare il senso di fiacchezza e spossatezza. Un altro fattore importante, che può aiutare a capire l’importanza della Siesta sta nella tradizione: da sempre le aree mediterranee sono quelle in cui il pasto principale della giornata è quello del mezzogiorno, e la conseguente digestione provoca nel corpo lo stesso senso di spossatezza che danno le temperature elevate: la siesta aiuta la digestione e permette di ritrovare la “lucidità” necessaria per proseguire la giornata.

safe_imageD’altronde la necessità di dormire nell’uomo è fisiologica : il bisogno di sonno colpisce quando i ritmi  che regolano e strutturano un corretto ed utile riposo avvertono che è passato troppo tempo dall’ultima volta in cui il corpo ha riposato adeguatamente.

Il concetto del “riposino pomeridiano” è presente anche in aree tropicali o subtropicali, in cui il caldo pomeridiano riduce drasticamente la produttività. Nel Sud dell’Asia è un rituale molto comune, tanto da essere definito in Bangladesh                             “bhat-ghum: letteralmente il “riposo dopo il riso”.

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Nelle scuole di Cina e Taiwan si riposa per mezz’ora subito dopo pranzo: le zone del riposo vengono totalmente oscurate ed è vietata qualunque attività, se non quella di riposare, ed in Giappone alcuni uffici hanno stanze attrezzate con futon per poter permettere ai propri impiegati di riposare dopo pranzo o dopo un turno di lavoro particolarmente lungo o impegnativo.

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Nella religione islamica è obbligatorio riposarsi per almeno 15/30 minuti prima delle preghiere principali, per aiutare la concentrazione e la volontà durante l’orazione.

Ma sono gli spagnoli, i veri cultori della Siesta,che ci forniscono delle regole per la siesta perfetta!

logo20siestaEccole qui: 😀

1 –la vera siesta si fa a letto, o su un divano estremamente comodo.

2 –e’ importante che la siesta non duri più di 15 /30 minuti

non ci devono essere elementi di distrurbo : persone che parlano, tv..(a meno che queste cose non concilino il sonno)

4 –il modo migliore per svegliarsi da una siesta è la voce umana : se nessuno vi può svegliare mettete una sveglia molto soave”

5 –spegnere o disattivare i telefoni

6 –dopo la siesta un bicchiere d’acqua e un pezzetto di cioccolata vi rimetteranno a nuovo.

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Spero l’articolo vi sia piaciuto!!

E adesso quindi non mi resta altro che augurarvi..Buonanotte!! 😀

Livia ❤